Disturbi muscolo-scheletrici indotti dall’uso abuso di farmaci

Hanno effetto antinfiammatorio (riducono l’infiammazione), antifebbrile (mandano via la febbre) e analgesico (riducono il dolore). Rappresentano i farmaci così detti di primo livello, ossia sono il primo tentativo per provare a controllare alcuni sintomi delle malattie reumatologiche. Sebbene siano dei farmaci piuttosto maneggevoli e di uso molto comune non sono privi di effetti collaterali soprattutto a carico dell’apparato gastrointestinale. Per tale motivo quando vengono utilizzati per lunghi periodi potrebbe essere consigliabile, soprattutto nei bambini più grandi, un gastroprotettore, un farmaco cioè che protegga lo stomaco. L’avvento della Ciclosporina diede inizio ad un nuovo filone di ricerca clinica basato sulla possibilità di attuare protocolli immunosoppressivi senza steroide [4]. Questo venne subito accolto con grande interesse da parte dei clinici perché permetteva di eliminare, o ridurre, i noti effetti collaterali legati all’uso protratto dello steroide [5].

Il trattamento a lungo termine con gli steroidi può comportare una perdita di calcio dal tessuto osseo. Ciò può avere come conseguenza dolore (localizzato soprattutto alla regione lombare), maggiore tendenza alle fratture e perdita di peso. Si manifestano con sbalzi d’umore, difficoltà a prendere sonno, ansia o irritabilità, soprattutto con il trattamento in dosi elevate o a lungo termine. La difficoltà a prendere sonno può essere ridotta prendendo gli steroidi all’inizio della giornata, ma consultate sempre l’oncologo prima di modificare la prescrizione. L’uso improprio di steroidi è stato associato a danni al fegato, tumori e una rara condizione chiamata peliosi epatica, che prevede la formazione di cisti piene di sangue nell’organo.

Che cosa sono gli steroidi

La via di somministrazione (per bocca o per iniezione) dipende dalla quantità di farmaco che occorre somministrare e dalla capacità del bambino di assumere tante compresse insieme. Questo farmaco viene utilizzato in tutti quei casi di Artrite Idiopatica Giovanile che non si risolvono velocemente con un antinfiammatorio o infiltrazione articolare di cortisone e per ridurre la quantità e la durata delle terapie con altri farmaci (soprattutto steroidi). Viene utilizzato con efficacia anche in altre malattie reumatologiche come il Lupus Eritematosus Sistemico, la Dermatomiosite Giovanile, la Sclerodermia ed in altre condizioni molto più rare. Molti bambini con AIG, che presentano diversi episodi di uveite, possono migliorare con la somministrazione del methotrexate in associazione alla terapia con colliri. L’efficacia del Methotrexate non e’ immediata, questo farmaco ha un’azione molto lenta e suoi effetti iniziano a manifestarsi soltanto dopo alcune settimane di terapia (almeno 3-6 settimane).

  • I bambini in trattamento con il Metotrexate devono effettuare periodicamente controlli degli sangue indici di funzionalità epatica poiché il fegato è coinvolto nella eliminazione del farmaco e può affaticarsi; in questi casi basta ridurre temporaneamente la dose per tornare alle condizioni normali.
  • Gli utenti che si iniettano steroidi possono anche sviluppare dolore e formazione di ascessi nei siti di iniezione.
  • Il testosterone può agire direttamente legandosi al recettore per gli androgeni o indirettamente attraverso la conversione a diidrotestosterone (DHT) da parte dell’enzima 5alfa-reduttasi.
  • Un regime dietetico adeguato può servire per limitarne le conseguenze, ma è sempre bene consultare l’oncologo prima di modificare l’alimentazione.

La funzione antiinfiammatoria dei FANS è legata alla capacità di inibizione delle prostaglandine e della biosintesi dei prostanoidi attraverso il blocco di COX. I membri della famiglia dei eicosanoidi, alla quale appartengono i prostanoidi, presentano però effetti regolatori anche in condizioni fisiologiche o parafisiologiche. Al nefrologo esperto compete quindi la responsabile (in)formazione sull’approccio non semplicistico e fai-da-te della terapia antalgica nei soggetti anziani ad alto rischio renale. Resta però evidente, pur a fronte di una sicura e non meglio quantificabile sottostima degli eventi avversi , che la loro frequenza sia abbastanza contenuta nella popolazione generale aumentando discretamente in quella a rischio. I farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) rappresentano una delle classi di farmaci maggiormente prescritta ed utilizzata a livello globale, con milioni di somministrazioni quotidiane, e con un mercato mondiale in ulteriore espansione. OKI®, principio attivo ketoprofene sale di lisina, è un farmaco appartenente alla famiglia dei farmaci anti-infiammatori non steroidei (conosciuti con l’acronimo FANS),…

Acido alfa lipoico: a cosa serve? Effetti collaterali?

L’abitudine ad un confronto interprofessionale col medico curante potrebbe inoltre permettere un migliore monitoraggio della terapia farmacologica e l’identificazione di percorsi preventivi o conseguenti all’uso di farmaci potenzialmente dannosi. I dati disponibili in letteratura, infine, risultano ancora meno chiari per quanto riguarda il Trenbolone presunto ruolo degli analgesici nella induzione di CKD. Ad esempio, il paracetamolo, considerato essere sostanzialmente non nefrotossico tanto che il suo uso risulta diffusamente consentito anche per i pazienti con CKD avanzata, è stato indagato in studi osservazionali, per il potenziale ruolo nella genesi di Nefropatia da Analgesici.

  • Tali prodotti possono essere rilevati fino a un massimo di 6 mesi dopo la sospensione dell’assunzione.
  • Questi ipotetici meccanismi sono stati invocati per la spiegazione della “resistenza” ai farmaci indotta dall’assunzione di FANS (diuretici, antiipertensivi).
  • In età prescolare, oltre alla terapia giornaliera, si può considerare la nuova strategia terapeutica intermittente con steroide per via inalatoria ad alto dosaggio associata al salbutamolo per pochi giorni appena inizia un’ infezione respiratoria che quasi sempre è il trigger delle riacutizzazioni.
  • Essi costituiscono una numerosa famiglia di principi attivi utilizzati quotidianamente per il trattamento del dolore e dell’infiammazione tissutale da patologie prevalentemente osteoarticolari croniche o come trattamento di stati dolorosi acuti.

Gli effetti collaterali possono sembrare duri da sopportare, ma è importante ricordare che sono temporanei e spariscono non appena la dose di steroidi viene ridotta. L’Oxandrolone è inoltre utilizzato durante il trattamento di alcuni effetti collaterali dell’assunzione a lungo termine di steroidi e per diminuire il dolore alle ossa causato dall’artrosi. A concentrazioni più elevate rispetto a quelle fisiologiche i glucocorticoidi esercitano potenti effetti inibitori nei confronti del sistema immunitario; per questo motivo i glucocorticoidi sintetici vengono utilizzati come farmaci anti-infiammatori ed immunosoppressori. I glucocorticoidi (detti anche cortisonici) sono ormoni steroidei prodotti naturalmente nella corteccia del surrene ed appartengono alla classe dei corticosteroidi. Il più noto tra i glucocorticoidi prodotti dal nostro organismo è il cortisolo, definito anche “ormone dello stress” perché la sua produzione aumenta in condizioni di stress sia fisico che emotivo.

Vaccini in età pediatrica. Un’arma vincente contro molte patologie.

La maggioranza di altri studi, però, non dimostra una significativa differenza tra i FANS non selettivi rispetto ai COXIB anche di più recente generazione (Etoricoxib). Il rischio di scompenso congestizio, la più seria complicanza della ritenzione idrosalina, è stata riportata come evento non frequente e stimabile intorno o inferiore a 1% [20]. È improbabile che pazienti con normale funzione renale sviluppino AKI secondaria all’uso di FANS contrariamente a quanto può accadere in pazienti con storia di ipertensione arteriosa, nota insufficienza renale, scompenso cardiaco congestizio, diabete mellito, cirrosi epatica scompensata. Inoltre, l’uso concomitante di altri farmaci potenzialmente nefrotossici (aminoglicosidi, cisplatino, mezzo di contrasto iodato, etc,) in presenza di fattori precipitanti (ipovolemia) possono aumentare il rischio di indurre AKI principalmente, ma non esclusivamente, dovuto a Nefrite Interstiziale Acuta (NIA).

Una vasta gamma di farmaci presenta un link diretto tra somministrazione e sviluppo dei disordini muscoloscheletrici e reumatologici mentre altri risultano essere casi isolati (4). Questa sconvolgente premessa mette in luce quanto la conoscenza di potenziali link tra disordini muscoloscheletrici e uso di farmaci sia cruciale nella pratica clinica del fisioterapista. Tali evidenze suggeriscono il mantenimento di un adeguato controllo dei valori pressori in soggetti ipertesi con importanti comorbidità cardiovascolari in corso di trattamento con FANS, eventualmente associando consigli per una riduzione dell’apporto di sale con la dieta o trattamento diuretico appropriato. PG inoltre agisce su cTAL e sull’epitelio del dotto collettore inibendo la sintesi di cAMP e modificando i meccanismi di trasporto si acqua e soluti a questi livelli. Pertanto l’azione di PG intrarenale risulta, in sintesi, in un effetto natriuretico e nel riassorbimento di acqua. Tutti le classi di FANS sono potenzialmente causa di NIA, anche se gli aril-propionici (Profeni) sembrano più frequentemente associati a tale complicanza.

Cosa sono i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)?

Fu solo dopo circa 70 anni che il farmacologo John Vane scoprì il meccanismo di azione dei FANS mediante la dimostrazione dell’inibizione della produzione delle prostaglandine e dei prostanoidi nel sito di infiammazione [7]. Originariamente impiegato quasi esclusivamente per l’effetto antipiretico e antiinfiammatorio, ASA divenne presto una pietra miliare nella storia medicina e dell’umanità per la prevenzione degli eventi cardio-e cerebrovascolari grazie alla sua efficacia come antiaggregante. Per tale scoperta e per le conseguenze dell’impiego in molteplici campi della medicina Vane fu insignito del premio Nobel nel 1982. Nurofen e Moment, la cui molecola è l’ibuprofene, appartengono alla famiglia dei FANS – farmaci antinfiammatori non steroidei, in particolare gli acidi arilpropionici….

Un discorso simile può essere esteso al Megestrol e agli agenti progestazionali utilizzati per la cura del tumore metastatico al seno e dell’endometrio (54). La leucemia limfoblastica acuta nei bambini viene generalmente trattata con il metotrexato che a causa di una reazione idiosincratica avversa può determinare dolore osseo, osteoporosi e fratture da stress (54)(55). Nella famiglia dei disturbi periarticolari, sempre di largo interesse e di comune riscontro nella pratica clinica del fisioterapista, ci sono anche le entesopatie. I retinoidi (acitretina e isotretinoina) sono una famiglia di farmaci utilizzati per la cura delle dermatosi croniche severe, derivati della vitamina A. L’ipervitaminosi cronica causata da una prolungata terapia con questo tipo di derivati, può indurre entesopatie calcifiche, iperostosi e la patologia di Forestier (37).